Uno dei nostri prossimi profili sarà dedicato a Valerij Voronin, uno dei più grandi calciatori sovietici della storia … e un “personaggio” decisamente fuori dagli schemi, soprattutto se si pensa ai calciatori della ex Unione Sovietica come a modelli di professionalità.

Vi diamo oggi un piccolo assaggio …

Due giorni prima di un importante derby tra la Dinamo Mosca e la Torpedo Igor Chislenko e lo stesso Voronin, due dei più rappresentativi calciatori delle due squadre e amici di lunga data, decidono di partire per Sochi, una delle località di vacanza preferite dai sovietici negli anni ’60.

I due, dopo due giorni consecutivi di festeggiamenti non riescono a tornare in tempo per il match.

Al loro ritorno Konstantin Beskov, manager della Dinamo è infuriato con il Chislenko nonostante il risultato positivo per la sua squadra che nel derby ha vinto per una rete a zero.

La sua intenzione è metterlo fuori rosa come punizione per la sua indisciplina.

I compagni di squadra intervengono compatti ricordando a Beskov che in fondo ha fatto un favore alla Dinamo … impedendo al fortissimo Voronin di giocare l’incontro con gli avversari della Torpedo !

Beskov tornerà sui suoi passi e riammetterà Chislenko in squadra.

Nel frattempo Voronin viene convocato in sede dal Presidente della Torpedo, tutt’altro che felice del comportamento del suo calciatore probabilmente più importante.

La risposta di Valerij Voronin è da antologia.

“Presidente, lei è mai stato innamorato? Sono andato a Sochi per incontrare una ragazza che amo follemente. Auguro che capiti anche a lei qualcosa del genere un giorno …”