Charlie Nicholas è stata una delle più grande promesse non mantenute del calcio scozzese.

Calciatore dal talento immenso, dotato di tecnica, dribbling e grandi capacità realizzative. Dopo due stagioni straordinarie al Celtic le più grandi squadre inglesi dell’epoca gli danno la caccia, Liverpool compreso.

Charlie sceglie l’Arsenal.

Forse non per la squadra in sé, obiettivamente assai inferiore ai Reds di quegli anni, ma per Londra e la sua vita notturna.

Fatto sta che ad Highbury solo a sprazzi si vedrà quel grande attaccante visto con le “Hoops” di Glasgow in giovane età ma di fatto Nicholas non ritroverà mai l’ispirazione dei suoi anni a Parkhead.

A questo proposito c’è una citazione curiosa e bellissima addirittura in “Trainspotting”, il film di Danny Boyle tratto dal romanzo di Irvine Welsh, che mette Charlie Nicholas a fianco di altri grandi “talenti” del mondo dello sport e della arti.

La famosa “Teoria della vita di Sick Boy”.

«È certo un fenomeno di ogni stadio della vita. A un certo punto “ce l’hai” e poi lo perdi. E se n’è andato per sempre. In ogni stadio della vita. Georgie Best ad esempio. Ce l’aveva e poi l’ha perso. O David Bowie o Lou Read. E poi CHARLIE NICHOLAS, David Niven, Malcolm Mac Laren, Elvis Presley …»

Insomma, una compagnia niente male per il nostro “Champagne Charlie”!

Charlie Nicholas è uno dei 27 profili raccontati in http://www.urbone.eu/obchod/mavericks-cult-heroes-del-calcio-britannico