Segnare 4 reti in una partita non è un impresa da poco. Soprattutto quando il livello è quello della First Division inglese. Impresa ancora più significativa se a compierla è un umile difensore centrale.

Chris Nicholl è un giocatore nord-irlandese che nella stagione 1975-1976 militava nell’Aston Villa, il famoso team di Birmingham che qualche anno dopo vinse campionato e Coppa dei Campioni in rapida successione.

Ed è proprio Chris Nicholl il protagonista di quella storica “quaterna”.

Uno capace di compiere un’impresa del genere dovrebbe esserne assolutamente orgoglioso.

Chris Nicholl purtroppo, lo è stato solo in parte.

I suoi 4 gol infatti sono stati realizzati in una partita contro il Leicester … terminata 2 a 2 !

Proprio così.

L’aitante difensore dei “Villans” fu capace quel giorno di realizzare tutte e quattro le reti di quell’incontro: due nella porta “giusta” (quella del Leicester) ma due nella propria.

“Iniziò tutto con una mia deviazione che diede il vantaggio al Leicester. Il nostro portiere, John Burridge, aveva praticamente già il pallone fra le mani prima che io decidessi di intervenire deviandolo dalla parte opposta” racconta oggi divertito lo stesso Nicholl.

“Per fortuna poco prima dell’intervallo riuscii io stesso a rimediare rimettendo in parità le sorti dell’incontro. Ma fu il terzo gol di quella serata il mio autentico capolavoro. Un colpo di testa in tuffo spettacolare e assolutamente imparabile per qualsiasi portiere sulla faccia della terra … peccato solo che fosse nella nostra porta ! Ad una manciata di minuti dal termine riesco a segnare il definitivo due a due. A fine partita mi avvicinai all’arbitro chiedendo di consegnarmi il pallone della partita come si fa da sempre in Gran Bretagna con chi riesce a segnare una tripletta (e io ne segnai addirittura quattro !)”.

“Mi spiace figliolo” fu la risposta dell’arbitro dell’incontro. “Questa è la mia ultima partita e il pallone me lo porto a casa io come ricordo”.

“La mia solita fortuna !” pensai.

“Quando mai mi ricapiterà di segnare una tripletta ?” mi chiesi quel giorno.

“E avevo ragione … non capitò mai più nei quasi dieci anni di carriera dopo quel giorno …