Di Tommy Smith vi abbiamo già raccontato e chi ha un minimo di confidenza con il calcio inglese del passato oppure ha letto “Mavericks and Cult Heroes del calcio britannico” a cui è dedicato un capitolo, sa che il difensore del Liverpool è stato uno dei calciatori più”duri” della storia del calcio, non solo inglese. Duncan McKenzie al contrario era un attaccante di grande talento (fu acquistato da Brian Clough al Leeds durante i suoi 44 giorni nel club dello Yorkshire) ma oltre al fisico esile (173 cm per 62 kg di peso) era conosciuto per non essere esattamente un “cuor di leone”.

Durante una semifinale di FA CUP tra Liverpool (squadra di Smith) ed Everton (squadra di McKenzie) i due si trovano di fronte.

McKenzie, calciatore agilissimo e dal talento sublime, ridicolizza per tutto il match Smith che non riesce letteralmente ad avvicinarlo.

A fine partita Smith è in evidente imbarazzo.

Joe Fagan, assistente di Bob Paisley, il manager dei Reds, glielo fa notare.

“Smithy, oggi McKenzie ti ha letteralmente ridicolizzato. Figliolo non ti ho mai visto così in difficoltà”.

“Lo so Joe” gli risponde Tommy Smith “ma ti posso garantire che questa è stata la prima e l’ultima volta”.

L’incontro, terminato in parità, deve essere ripetuto.

Dopo cinque minuti Smith entra alla sua maniera e manda “a sfamare i piccioni” McKenzie.

Ammonizione per il difensore del Liverpool ma McKenzie da quel momento sparisce letteralmente dal campo.

“Non l’ho più visto nei pressi della nostra area. Ha giocato gli altri 85 minuti un po’ da centrocampista e un po’ da terzino …” spiegherà a fine partita Tommy Smith.

I due si incontrano poche settimane dopo in una partita di campionato.

Il centrocampista dell’Everton Mick Buckley entra duro su Tommy Smith che rimane a terra qualche secondo.

Quando si rialza il difensore dei Reds è una furia.

Buckley è si e no 165 centimetri e con uno Smith inferocito non ci sarebbe partita.

Smith inizia a chiedere chi è stato l’autore del fallo.

Si fa avanti Duncan McKenzie, con l’evidente proposito di tutelare il compagno.

“Sono stato io Tommy” dichiara con coraggio l’attaccante dei Blues.

Smith lo guarda e poi scoppia in una grossa risata.

“Ma per favore Dunc ! Tu ????” e ricomincia a ridere.

… “Fu umiliante” racconterà di quell’episodio Duncan McKenzie tempo dopo.

Infine un particolare “passatempo” di Duncan McKenzie.

Nonostante i suoi 173 centimetri l’attaccante nato a Grimsby era conosciuto per la sua eccezionale elevazione … che dimostrava spesso con un esercizio assolutamente inconsueto:

Il salto della “Mini-Minor”.