Eterno studente "perché la materia di studio sarebbe infinita e soprattutto perché convinto di non sapere niente" ((c)Guccini), da circa trent’anni sta cercando di capire che cosa vuole fare da grande.
Crede nell'esistenza di Dio, nell'amore eterno e nelle passioni effimere, nell'amicizia disinteressata e nel calcolo egoistico, nelle parate di Gigi Buffon e nei lanci smarcanti di Andrea Pirlo.
Apprezza la dolcezza di Gaetano Scirea e la cattiveria di Omar Sivori.
Tra il genio di Rivera e lo scatto di Mazzola ha sempre scelto l'irregolarità di Roberto Vieri. Quarant'anni fa seguiva le partite della Pistoiese per veder giocare Frustalupi.
È convinto che non arriverà mai il giorno in cui, quando si parla di Cruijff, la gente non sa di cosa si stia parlando. Nella sua squadra ideale il numero 9 va a Roberto Boninsegna, degli altri se ne può parlare.