Buongiorno Amici,

oggi vi presento un libro di Luca Ghiringhelli che parla di 40 anni di storia della Curva Maratona del Torino Calcio (1951-1992).

Non è solo un libro in cui si parla di calcio ma anzi cura molto l’aspetto sociale perché nel racconto dell’autore In quegli anni (dal 51 al 92) tutto si mischiava: il calcio, la politica, la musica, la moda e le bande giovanili. Torino e la Curva Maratona le legano indissolubilmente e ne costituiscono un fondale meraviglioso.

Anzi, una particolarità di questo libro è che, delle oltre 700 foto pubblicate, tante delle quali inedite, non una sia riferita ad un calciatore. Fatta eccezione per Paolo Pulici, che è sempre stato considerato uno della curva, prima ancora di un calciatore.

Luca parte dal 1951 perché è l’anno di fondazione dei Fedelissimi Granata e del tifo organizzato italiano, per finire nel dicembre 1992, anno in cui abbandona un certo attivismo di curva.

Per l’autore, infatti, può parlare di certe tematiche ed è legittimato a farlo, solo chi ci sia stato dentro e conosca i vari fenomeni. I racconti narrati, infatti, sono il resoconto degli aneddoti raccontati dai capi storici della curva di allora, lasciando poco spazio ad un modo, quello virtuale, in cui le notizie pubblicate non sempre corrispondono alla realtà.

Di certo agli Ultras Granata va riconosciuto il merito di aver scritto la loro storia non su un libro, ma allo stadio, con tutti i sacrifici che questo tipo di scelta poteva comportare.

Ma in queste pagine non si parla di un solo club, bensì dell’intera Maratona, dei tanti gruppi che ne facevano parte e delle mille sfaccettature che li contraddistinguevano.

E’ questo che Ghiringhelli ha cercato di consegnare alla memoria del lettore. Ha parlato della “sua” curva e di un mondo che probabilmente è superato e vive nei ricordi di chi c’era. L’ho fatto da semplice appassionato, nulla di più. Ho fatto nomi di personaggi importanti della sua curva e sono loro che hanno fatto la storia.

La storia fotografica e sociale della Curva Maratona assolutamente da non perdere!

Tre storie impossibili da analizzare separatamente, perché nel periodo narrato dall’autore, che termina nel ’92, tutto si amalgama alla perfezione. Sport, cultura, politica, società, cronaca, immagini e storie, anche se questo non è solo un libro di storia. Ma molto di più…

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